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19 April, 2024, 09:32
Head Gravity Pro

Head Gravity Pro – La racchetta di Zverev

Racchetta Head Gravity Pro

In attesa della ripresa dei tornei e del lancio di nuovi attrezzi, continuiamo nel ripasso di alcune racchette di successo attualmente in vendita.
La nostra attenzione si focalizza qui su Head Graphene 360 + Gravity Pro, la racchetta di Alexander Zverev.
Una racchetta presentata nel 2019 e che si aggiorna due anni dopo nel look, lasciando invariato tutto ciò che concerne l’interno del telaio. Noi dopo aver testato il modello Head Gravity MP, utilizzata fra le altre da Ashleigh Barty, siamo pronti a svelarvi tutti i segreti di un attrezzo che si rivolge soprattutto ai giocatori di buon livello e agli agonisti.

Come sempre, prima di parlare del responso del campo, qui due righe di presentazione della Head Gravity Pro.
Head ha speso molto per la campagna marketing di questa linea Gravity, che è nata in concomitanza con dirette antagoniste come la Clash e la Blade del competitor Wilson.

Caratterizzata dalla sua grafica “a due facce”, da un lato è verde/gialla, mentre dall’altro azzurro/lavanda. Come nella precedente versione, il tratto colorato vive in entrambi i lati su uno sfondo nero, che è il terzo colore ed è il trait-d’union cromatico dominante. Nella parte interna dell’ovale risalta la scritta Head che copre circa un quarto dell’ovale, mentre a ore 3 sono ben visibili i suoi dati tecnici, stampati sulla parte esterna.

Vediamo ora gli aspetti tecnici e le specifiche più importanti.
Materiali: la tecnologia Graphene 360+, una riuscita combinazione tra il Graphene 360, fibra che migliora il trasferimento dell’energia nell’esecuzione del colpo e l’innovativa SpiralFibers, che aumenta la flessibilità del telaio per un migliore feeling nell’impatto con la palla, in linea con i più evoluti trend di mercato.
Profilo molto sottile, 20 mm, elemento che la rende la racchetta più sottile della casa austriaca, che fa da contraltare a un peso di 315g (senza corde) piuttosto consistente per gli attuali standard, da cui deriva uno swingweight elevato con i suoi 335 punti.
L’elemento caratterizzante di questo telaio è la sua forma “a goccia”, con la testa leggermente più larga e arrotondata e un conseguente sweetspot più ampio rispetto alle classiche Head agonistiche. Lo schema 18×20 (notoriamente denso) propone delle corde molto spaziate e offre in questo modo un discreto accesso a spin e rotazioni.

Ma andiamo a vedere cosa dice il campo.

Dal fondo si comporta davvero bene. Senza ombra di dubbio, trovato il giusto ritmo, lo scambio dalla base line è il suo pezzo forte. La peculiarità di questa racchetta è la combinazione tra feeling, comfort e stabilità che offre, un elemento difficile da ritrovare in altri attrezzi presenti sul mercato. La potenza non è la sua dote migliore, anche perché non è semplicissima da manovrare, ma quando il braccio prende le giuste misure i colpi escono veloci e precisi.
Come per la rivale Wilson Blade, è il controllo a farla da padrone.
La sensazione all’impatto è veramente morbida (nonostante i 62 punti RA) e pastosa, in questo senso la tecnologia SpiralFibers aiuta molto. Inoltre, con il suo peso relativamente alto, si conferma davvero stabile anche contro i battitori più accaniti.

A rete Gravity Pro è una racchetta con tanti lati positivi e un unico grande difetto. La sua grande stabilità e sensazione all’impatto la rendono perfetta per i colpi al volo, se non fosse che lo swingwieght così elevato provoca più di qualche grattacapo nel manovrarla agilmente e metterla in posizione corretta negli scambi più veloci e ravvicinati. Per il resto è pulita, la sua scarsa maneggevolezza impone una buona tecnica e possibilmente di chiudere il colpo con precisione e senza fronzoli. Nello smash si trasforma in un missile.

Arriviamo ora al pezzo meno forte, il servizio. Come abbiamo già detto, questo telaio più spaziato rispetto ai consueti pattern 18×20 la rende una racchetta adatta agli effetti. Lo spin è fondamentale al servizio, soprattutto per la seconda, quando dobbiamo mettere la palla in campo in sicurezza e lo slice ci da una mano in questo.
Anche sui colpi piatti viaggia bene e in risposta con la sua grande stabilità è una sicurezza. Precisa, estremamente confortevole, controllata. Interessante anche quando si prova il kick.
La nota negativa consiste nella sua scarsa maneggevolezza. La potenza non è gratuita e per avere velocità bisogna andare di braccio, questo per i meno abituati può provocare affaticamento in match prolungati. Coloro che sono dotati di buon braccio e buona tecnica non avranno nessun problema.

In definitiva siamo di fronte a un attrezzo particolarmente incentrato sul controllo, grazie a un’ottima miscela tra sensazione, comfort e stabilità. La potenza non è gratuita, ma possibile per un braccio ben allenato, altrimenti meglio dirigersi su attrezzi più leggeri, come la sorella MP. È una racchetta fatta su misura per il giocatore di livello alto e anche per gli intermedi, e nell’insieme possiamo dire che la Gravity è una racchetta davvero SPECIALE!

Caratteristiche Tecniche

Ovale: 100 in²
Lunghezza:
68.5 cm
Peso:
315 g
Bilanciamento:
315 mm
Profilo:
20 mm costante
Schema corde:
18 x 20
Rigidità: 62 RA

Controllo

Potenza

Leggerezza

Maneggevolezza

Stabilità

Head Gravity Pro